Medicina e Chirurgia Estetica Intima

Con il passare degli anni, l’invecchiamento dei genitali femminili è un processo naturale che può portare a problematiche come la perdita di elasticità della vulva, secchezza vaginale, riduzione della lubrificazione e perdita di tono dei muscoli del perineo. Questi cambiamenti spesso causano prurito intimo, dispareunia (rapporto sessuale doloroso) e una ridotta sensibilità vaginale, impattando negativamente sulla qualità della vita sessuale.
Per affrontare queste problematiche, ma anche tante altre, come le disfunzioni del pavimento pelvico e le disfunzioni sessuali femminili, che possono influire sulla continenza e sulla funzione sessuale, esistono approcci terapeutici specifici.
La medicina estetica e la chirurgia estetica offrono soluzioni per migliorare il benessere fisico e psicologico, con un focus crescente sul ringiovanimento genitale. Questa branca innovativa si rivolge a donne di tutte le età che desiderano migliorare l’aspetto e la funzionalità della zona intima.
Molte donne giovani, dopo il parto vaginale, possono riscontrare cambiamenti nel proprio corpo e difficoltà nella relazione con il partner. La vagina dopo il parto può subire modifiche nella sua ampiezza a causa di lacerazioni, cicatrici o variazioni ormonali legate all’età.
Queste trasformazioni possono manifestarsi come stenosi vaginale (restringimento) o come un aumento dell’ampiezza del canale vaginale, con una possibile beanza vaginale (mancata chiusura dell’introito).
Entrambe le condizioni possono causare disagio sessuale. La beanza può predisporre a infezioni e ridurre il piacere per entrambi i partner, mentre il restringimento può rendere i rapporti impossibili. Fortunatamente, interventi di rimodellamento vaginale e riproporzionamento vaginale , come la vaginoplastica o la labioplastica possono correggere queste situazioni con risultati ottimali e senza cicatrici visibili, permettendo una rapida ripresa dell’attività sessuale.
La dispareunia, o dolore durante i rapporti, può essere causata da diverse condizioni vulvari e vaginali. Una diagnosi accurata è fondamentale per individuare la causa e intervenire efficacemente. Le cause più frequenti includono la stenosi dell’introito vaginale, esiti di lacerazioni da parto non corrette, prolasso degli organi pelvici, imene malformato o le conseguenze di infezioni intime pregresse. Ogni causa può essere risolta attraverso una visita ginecologica specialistica.
La labioplastica, o chirurgia estetica delle piccole labbra, è una delle richieste più comuni. Questo intervento mira a ridurre le piccole labbra quando sono troppo sporgenti, cadenti o asimmetriche, causando disagio estetico o dolore durante l’attività sportiva, i rapporti sessuali o l’indosso di abiti stretti.
La vaginoplastica è invece un intervento chirurgico che può essere eseguito per diversi motivi: per ricostruire la vagina dopo il parto o un intervento, per migliorare la forma e la funzione dell’apparato genitale femminile.
La chirurgia estetica genitale comprende interventi mini-invasivi della durata di 30-60 minuti, eseguiti in anestesia locale, spinale o generale, in regime di day-hospital o con un breve ricovero. Le complicanze come infezioni, emorragie, deiscenza della sutura, cicatrici o alterazioni della sensibilità sono rare (meno del 5%). La guarigione avviene generalmente in poche settimane. Studi indicano un’alta soddisfazione post-operatoria nelle donne trattate (circa il 90%).
Il ringiovanimento genitale si presenta come un’innovativa metodica non invasiva, particolarmente indicata per donne che desiderano migliorare l’aspetto esteriore della vulva, contrastando grandi labbra ipotrofiche, ipotoniche o con scarso turgore. Attraverso l’infiltrazione di sostanze rivitalizzanti, si ottiene un sensibile miglioramento della secchezza vaginale e dei disturbi correlati come bruciore, prurito, dolore e difficoltà durante i rapporti sessuali (dispareunia).
La procedura prevede l’applicazione di una crema anestetica o anestetico locale su grandi e piccole labbra, seguita dall’infiltrazione non dolorosa di sostanze rivitalizzanti come aminoacidi, plasma ricco in piastrine (PRP) o adipociti autologhi nel derma, mediante dispositivi dedicati.
Questa tecnica offre un’efficacia notevole non solo dal punto di vista estetico e funzionale, migliorando la vita sessuale, ma è fondamentale per risolvere situazioni cliniche spesso invalidanti e trascurate. Tra queste, la secchezza vaginale associata all’uso di contraccettivi orali o alla menopausa, e il lichen scleroatrofico.
Il lichen scleroatrofico è un “invecchiamento” accelerato dei tessuti genitali esterni causato da autoanticorpi che attaccano erroneamente i tessuti sani. Questo processo coinvolge pelle, tessuti sottocutanei e talvolta i corpi cavernosi del clitoride. I sintomi principali sono dolore e prurito. La cute diviene rigida e secca, le labbra si assottigliano, l’entrata vaginale si restringe, creando un ostacolo ai rapporti. I tentativi di penetrazione possono causare microabrasioni che, a lungo termine, possono portare alla vestibolite vulvare. La situazione può essere aggravata da una carenza non trattata di estrogeni e testosterone in menopausa.
Il laser vaginale è un’ulteriore opzione terapeutica nel campo del ringiovanimento genitale, offrendo un approccio minimamente invasivo per migliorare il tono, l’elasticità e la lubrificazione dei tessuti vaginali.
